Proprio dal mare e dagli scambi commerciali con l’Oriente deriva la ricchezza di Venezia, che tra il 900 e il 1200 vive un grande benessere economico. Una fase che coincide con le prime significative trasformazioni della piazza, che definiranno il suo aspetto così come lo ammiriamo oggi.
Prima la piazza accoglieva un orto ed era più piccola, attraversata dal Rio Bataro, poi interrato. Intorno all’anno 1000 si amplia il Palazzo Ducale, si completa la Basilica, si costruisce il campanile e nello spazio aperto verso la Laguna si inserisce la Piazzetta, su cui spiccano le due colonne monumentali provenienti dall’Oriente: a sinistra, troneggia il leone alato di San Marco; a destra, San Todaro (San Teodoro), protettore dei Veneti prima dell’evangelista Marco.
Vediamo ora i monumenti principali di piazza San Marco. Possiamo dividere Piazza San Marco in 3 aree distinte:
- la grande piazza a trapezio, con gli storici caffè e le Procuratie a delimitare i lati lunghi, l’ala Napoleonica a chiudere la base e la Basilica sul lato più corto;
- la piazzetta rivolta direttamente sulla laguna, con il Palazzo Ducale da un lato e la Biblioteca Marciana dall’altro;
- la piazzetta dei Leoncini, racchiusa tra la torre dell’orologio, la basilica e il palazzo patriarcale.
Dal centro della piazza, guardando verso la basilica, incontriamo quindi in senso orario il Campanile di San Marco, le Procuratie Nuove, l’Ala Napoleonica, le Procuratie Vecchie, la Torre dell’Orologio, il Palazzo Patriarcale e infine di nuovo la Basilica. Adiacente alla Basilica, affacciato direttamente sul bacino lagunare di San Marco, sorge il Palazzo Ducale.
Mappa
Città unica al mondo, Venezia è nata su un arcipelago irregolare di 120 isole e isolette, separate da una fitta rete di canali navigabili e unite da oltre 400 ponti e ponticelli esclusivamente pedonali. Si affaccia direttamente sul mare aperto, ed è collegata alla terra ferma dal Ponte della Libertà: sui 4 km di viadotto rettilineo scorrono affiancati i binari della ferrovia e l’arteria stradale che porta dritta fino a Piazzale Roma, ultimo baluardo del trasporto su ruote. Da lì in poi, ci si muove solo a piedi lungo tra calli, campi e campielli o su imbarcazioni sull’acqua.
Basterebbe questa conformazione urbanistica del tutto singolare a rendere Venezia estremamente affascinante.
Ci sono poi gli scorci incantevoli tra palazzi ricchi di storia, i pittoreschi giri in gondola, le passeggiate lungo le strette calli, i tramonti mozzafiato sul Canal Grande, le leggendarie storie di Giacomo Casanova a iscriverla nell’immaginario collettivo come destinazione romantica per eccellenza.
Una curiosità
“Un’ombra all’ombra del Campanile”
Dobbiamo al Campanile di San Marco, e alle botteghe/osterie che in passato si trovavano lì sotto, il detto veneto “andiamo a bere un’ombra”.
Oltre a essere il capoluogo del Veneto, Venezia è sede di un patriarcato arcivescovile, città universitaria, centro culturale dalla lunghissima storia, porto nevralgico del bacino mediterraneo, per più di mille anni capitale della Repubblica di Venezia, la Serenissima. Mille anime pulsano nel cuore di questa città, dal grandissimo interesse storico, architettonico, culturale, artistico.
Con i sei sestieri che compongono il quadro della città antica (San Marco, Dorsoduro, Santa Croce, San Polo, Castello e Cannaregio), il centro storico di Venezia ricopre una superficie di quasi 800 ettari ed è uno dei più grandi d’Italia e d’Europa. Vastità e densità di spunti di interesse: ogni angolo di Venezia merita di essere raccontato al visitatore.