La verdissima val di Fundres fa parte della Val Pusteria, nelle Alpi Orientali.
La valle, come le altre più ampie che insieme formano la Val Pusteria, è un idilliaco quadretto di tranquillità e pace. Dolci pendii, verdi praterie, freschi boschi di conifere, piccoli pittoreschi villaggi, antichi masi perfettamente curati…
Il territorio della Val di Fundres (Pfunderer Tal) abbraccia tre principali località: più a valle, Vandoies di Sotto (Niedervintl), a 755 m; salendo più a monte, Vallarga (Weitenthal), a 882 m; e Fundres (Pfundres), a 1155 m.
[Foto di Stefan Lenz]
Fundres (Pfundres), circondato da un tipico recinto in legno, è un caratteristico paesino dislocato sulla sinistra del rio di Fundres, a poco più di 1000 metri di altitudine.
I primi cenni storici di Fundres si rintracciano nell’XI secolo. Con il piccolo centro abitato situato in una valle ancora incontaminata, è la natura la vera protagonista di questa zona.
Come spesso avviene in queste piccole località alle pendici delle Alpi, in inverno, Fundres è frequentata dagli appassionati di sci. In estate, è meta di passaggio degli escursionisti diretti sui monti della zona.
Dalla piazza del paese parte il Giro dei Masi, una bella passeggiata ad anello tra le baite tipiche della zona. Lungo il sentiero si aprono incantevoli viste panoramiche su Fundres e l’intera vallata.
A Vandoies di Sotto vale sicuramente la pena di visitare la chiesa parrocchiale, situata come da tradizione all’interno del cimitero, in posizione rialzata su una collinetta. Le chiese in realtà sono due, una a fianco all’altra: la chiesa più antica dedicata a S. Urbano, costruita nel 1378 e interessante per i suoi bellissimi affreschi; a fianco, la più recente chiesa barocca del 1763. Custodisce un curioso ritratto del parroco Josef Freinademetz in abiti insoliti per l’epoca. Fu missionario in Cina e proclamato santo nel 2003, e la sua figura è molto conosciuta nel Südtirolo.
A Vandoies è possibile visitare il Museo del Loden.
Per saperne di più su questo tessuto tipico tirolese.Dalla tosatura della lana alla lavorazione dei pregiati capi di abbigliamento. Fu l’impeartore Francesco Giuseppe a nobilitarli, introducendoli alla corte di Vienna. Prima di allora, il loden era semplicemente un tessuto molto resistente utilizzato dalla gente di montagna.
